TOUR RELIGIOSI IN CAMPANIA
I luoghi di devozione
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Santuario della Madonna del Rosario di Pompei
La Chiesa originaria fu costruita a croce latina con una sola navata, tra il 1876 e il 1891, su progetto del professor Antonio Cua dell’Università di Napoli con una dimensione di circa 420 mq. Tra il 1934 e il 1939, il Santuario fu ampliato, passando da una a tre navate, mantenendo la struttura a croce latina. Il progetto fu ideato dall’architetto e sacerdote Monsignor Spirito Maria Chiapetta, che ne diresse anche i lavori. Le due navate minori, che hanno tre altari per ogni lato, si prolungano sin dietro l’abside in un ambulacro arricchito da quattro cappelline semicircolari. L’insieme delle costruzioni è armonizzato da strutture contrastanti, in perfetto equilibrio di masse, studiato in modo da non subire effetti di spostamento per qualsiasi causa. L’interno, di 2.000 mq, può accogliere circa 6.000 persone. La cubatura totale è di 40.000 metri.
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Abbazia di Montevergine
L’origine ufficiale del Santuario di Montevergine risale alla consacrazione della prima chiesa nel 1126, ma già qualche anno prima, San Guglielmo a cui è legata profondamente la storia del Monastero, si era recato su quelle montagne in ritiro spirituale. In poco tempo le persone sopravvenute sul monte avviarono un’intensa attività edificatrice, cosicché furono presto pronte le prime celle per i religiosi e una piccola chiesetta. Al di là di alcune credenze popolari che hanno voluto legare l’origine del Santuario a un’apparizione della Madonna, si può dunque affermare che fu proprio lo spirito ascetico mariano di San Guglielmo e dei suoi discepoli a fare in modo che sulle cime del monte Partenio si elevasse un faro di devozione alla Santa Vergine Madre di Dio.
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Convento della Sacra Famiglia di Pietrelcina
Pietrelcina è un piccolo e pittoresco paese fatto da ampi viali, villette graziose, giardini ben curati, gli antichi segni delle sue remote origini, e dei luoghi che ricordano la nascita e la vita del Santo Frate.
Santa Maria degli Angeli, oggi Chiesa Madre di Pietrelcina, conserva la statua lignea policroma di scuola napoletana della fine del 600 raffigurante la Madonna della Libera, patrona di Pietrelcina.
In questa chiesa Padre Pio ebbe interminabili momenti di preghiera e di intimità con Dio, estasi ai piedi dell`altare.
Il cuore storico di Pietrelcina è rappresentato dal “Castello”, un piccolo rione di origine medievale cui si accede attraverso la porta Madonnella. Sulla porta vi è un’edicola murata, composta di 30 formelle di maiolica con rappresentazioni sacre.
La Via del Rosario è una stradina che parte dal rione Castello, nei pressi della porta Madonnella, attraversa la campagna fiancheggiata da siepi, alberi, campi ben coltivati, vigne, orti e conduce a Piana Romana. Padre Pio, da ragazzo, da studente e da sacerdote percorreva quella via solitaria, con l’incedere delle Ave Maria, mentre la mano scorreva la corona del rosario.
Poco distante dalla casa natale di Padre Pio, sulla sommità dei resti dell’antico castello baronale, si trova la “Torretta”. Una piccola stanza, costruita sulla roccia cui si accede con una ripida scalinata. Questa stanzetta accolse Padre Pio tra il 1909 e il 1912, anni difficili di malattia che lo tennero lontano dal convento, e durante i quali non poté essere accolto nella casa paterna.
Tra il 1910 e il 1912, quando l`estrema sofferenza fisica non gli permise l`accesso alla “Torretta”, Padre Pio si trasferì nella vicina abitazione del fratello Michele in Via Santa Maria degli Angeli n.44. Una casetta decorosa formata da tre vani, dove Padre Pio visse fino al 17 febbraio 1916.
Nella chiesa conventuale della “Sacra Famiglia” dal 25 maggio 2010 è possibile pregare davanti al prezioso Reliquiario realizzato dallo scultore-orafo, il maestro Lineo Tabarin. Il tempietto custodisce l’unica Reliquia del corpo di Padre Pio conservata in un posto diverso da San Giovanni Rotondo: l’osso Ioide.
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Abbazia della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni
La Badia sorge alle pendici del monte Finestra, un luogo silenzioso scelto dall'eremita Alferio Pappacarbone nel 1011.
L'abbadia fu consacrata solo nel 1092 da Papa Urbano II. L'attuale facciata risale alla seconda metà del'700. La cupola, il coro e la traversa furono affrescati nel XIX secolo da vincenzo Morani.
L'interno è di alto respiro artistico con bassorilievi rinascimentali, altare seicentesco, resti di affreschi del XIV secolo, la sagrestia a cui si accede con un portale rinascimentale, arredata con stigli del '700.
Il chiostro romanico è ornato da sarcofagi di epoca romana.
L'Abbazia di Cava dei Tirreni costituisce uno dei maggiori beni monumentali di interesse storico e culturale presenti all'interno del territorio regionale.
Annessa all'Abbazia è una biblioteca con circa 15.000 pergamene e molti documenti storici.
Il Museo invece si trova all'interno di una vasta sala delXII secolo e custodisce una Madonna con Santi del XI secolo, un cofanetto d'avorio del XI secolo, un polittico di scuola raffaellesca, alcune tele di pittori caravaggeschi, una collezione di monete, maioliche abbruzzesi e vietresi, codici miniati e numerosi reperti archeologici.
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